Biografie » Wood of Light

Wood of Light è un progetto ideato da Osvaldo Indriolo che nasce nel 2004 grazie all’incontro col batterista Martino Vittori (2004 – 2009). L’obbiettivo è da sempre quello di proporre musica Progressive Metal distaccata dalle sonorità e dalle scelte compositive tipiche del genere e, per quanto ambizioso, originale.
La Band vede dapprima la collaborazione del chitarrista Paolo Zigoni (Marzo – Ottobre 2005), per poi definirsi con l’ingresso del bassista Damiano De Marchi e del chitarrista Mirco Brunello nella primavera del 2006. Vengono composti i brani contenuti nell’EP “Materioteca 07” poi definiti vocalmente dal frontman Paolo Guerra (2007 – 2009), ex leader dei “Fallen Lord“, band heavy metal da cui proveniva anche Martino Vittori. L’EP, autoprodotto e distribuito gratuitamente dal Marzo 2008 in formato digitale, richiama l’attenzione della Nomadism Records che inserisce tre brani nella compilation undergound “United Artists Against Music Piracy(2009) e della giovane label Bunker Productions che inserirà il brano “Sawll” nella compilation “Bunker Files 00(Ottobre 2008).
Con la stessa Bunker Productions, i Wood of Light sottoscrivono un contratto discografico e pubblicano l’EP “Materioteca 08(Aprile 2009), che riscuote un inaspettato successo di critica e che proietta la Band come “interessante realtà nel panorama progressive italiano“.
Nonostante gli ottimi risultati ottenuti, il frontman Paolo Guerra il e il batterista Martino Vittori decidono di concludere la loro collaborazione: se il primo ha raggiunto questa decisione per una generale mancanza di interesse professionale legato alla Band, Martino Vittori vede scemare il suo coinvolgimento artistico, dirigendosi verso lo stile jazz.

Wood of Light

Conclusi gli spettacoli di promozione di “Materioteca 08”, si apre un nuovo capitolo per i Wood of Light con l’ingresso del cantante Simone Colman e del batterista Davide Schimd nell’Ottobre 2009, con i quali iniziano la stesura di un album. Il mese successivo firmano un contratto di managment con Alkemist Fanatix Europe che avvierà una campagna licenze alla ricerca di produttori artistici e case discografiche interessate al nuovo LP. Dopo oltre due anni in studio, i Wood of Light firmano un contratto di produzione con Frank Andiver, già batterista della band Labyrinth e Wonderland e con la casa discografica Lost Sound Records, divisione della Poci One Srl. Nel mese di Aprile 2011 entrano presso lo Zenith Studio di Lucca per incidere Feelikescapiang, un concept album incentrato sul tema della “voglia di evasione” (guarda il video “Making of Feelikescaping“). Masterizzato nel Giugno dello stesso anno presso i Finnvox Studios, l’artwork di “Feelikescaping” riassume graficamente il concept grazie alla collaborazione dell’artista Saturno Buttò, che gentilmente ha concesso l’utilizzo dell’Opera “Figura di spalle con rasoio“, conferendo al prodotto un valore aggiunto.

I continui ritardi nella pubblicazione del disco ed alcuni comportamenti scorretti nei confronti della band, sono sfociati nella interruzione della collaborazione tra i Wood of Light e il loro managment Alkemist Fanatix Europe. Nonostante ciò, il 6 Settembre 2012 Feelikescaping viene distribuito a livello mondiale sia fisicamente che attraverso i canali digitali: il consenso da parte del pubblico e della critica è univoco e viene addirittura citato come miglior disco progressive 2012 dalla rivista “Prog Metal Zone“.

Wood of LightIn questo periodo i Wood of Light si esibiscono in eventi live con altre band ed artisti affini, quali i Twinspirits, gli Ashent e Arthur Falcone e iniziano la stesura di un nuovo LP la cui pubblicazione è prevista per il 2017.

Nel frattempo, Osvaldo Indriolo e Mirco Brunello vengono coinvolti nel progetto Avant-Garde Give Us Barabba, mentre Simone Colman e Davide Schimd iniziano i loro studi presso i Conservatori rispettivamente di Cuneo e di Adria (ora positivamente conclusi).
Oggi Simone Colman è insegnante di canto in varie scuole del Nord Italia e Mirco Brunello, conclusi gli studi presso l’Accademia del Suono di Milano, ha aperto nell’estate 2015 la scuola di musica MusicAlive con sede a Mestre (VE).

A causa di questi impegni e di una scelta esplicita della band, le attività live sono state volutamente interrotte e ad oggi, sino a future decisioni, il progetto Wood of Light è da considerarsi esclusivamente discografico.

“Wood of Light”,  il nome e il significato

Ideato da Osvaldo Indriolo e Martino Vittori, il nome “Wood of Light” è un esempio del contrasto tra l’immanenza e la manifestazione, tra l’essere e l’apparire ed è da questa distinzione che esso è generato. Questo percorso generativo comprende inizialmente la volontà di non ricadere su lessemi canonici che richiamano a soggetti e oggetti “epici” o evidentemente “metafisici” o semplicemente “violenti”, non si vuole fare della demagogia ricercando il consenso del classico fan metal, o potenziale.
Ecco quindi un nome che proietta in un contesto decisamente più “positivo”, contraddittorio ma allo stesso tempo complementare: “Wood of Light” è da interpretare come “spiraglio di luce che nasce e si distingue in un ambiente per tradizione oscuro (wood)”.
Si ha quindi un sistema intelligibile di opposizioni dove “Wood”, per adottare una filosofia strutturalista, assume un significato profondo e meno superficiale di quanto possa sembrare: il bosco è vita, natura, silenzio, luogo selvaggio e inalterato, misterioso, inquietante… “Light” vuole dare la possibilità di guardare questi significati sotto un’altra “luce” per mezzo di qualsiasi deissi.
In maniera tangibile, è questo il filo conduttore dei brani da noi composti: una manifestazione musicale che richiama a situazioni e scenari ai quali l’ascoltatore attribuisce una chiave di lettura, un modo di leggere il contenuto di ogni singolo brano per farlo proprio e sucitare in esso sensazioni ed emozioni.

Osvaldo Indriolo
Treviso, 01 Settembre 2008

I progetti “Materioteca” (2004 – 2008)

Col termine “Materioteca”, si indica quell’archivio tecnologico che si propone come strumento di conoscenza e di diffusione dell’informazione. Più semplicemente, è un museo, una raccolta di materiali di ogni genere. È questo il concept dei due EP: una raccolta, un campione del nostro materiale più significativo, una dimostrazione di cosa sono e quali sono le potenzialità dei Wood of Light e la loro crescita nell’arco degli anni.